lunedì 22 ottobre 2007

passeggiando tra i libri/Andrea come Gattuso

Andrea come Gattuso
di Giovanni Pistoia

Il romanzo di Franco Monacchia “Una rete tutta d’oro” (Edizioni Era Nuova, 2006,
www.edizionieranuova.it) è la storia di Andrea, che vuole diventare un campione di calcio. Il ragazzo nasce in un borgo marinaro, dove la vita è dura, rischiosa. Il papà è pescatore. Nel libro il lago è protagonista silenzioso. Andrea tira i primi calci su campetti parrocchiali, tra sogni e delusioni. In maniera intelligente i familiari lo aiutano a realizzare il suo sogno.

Il calcio descritto da Monacchia è impegno sano, è allegria. Andrea otterrà ottimi risultati... Del libro non vi dirò altro. Lo stile è pulito come i personaggi che l’autore descrive, semplice come semplice è Andrea. C’è ironia e tanto amore...

La lettura del romanzo mi ha ricordato un libro regalatomi da un allenatore di base e direttore tecnico della Scuola Calcio S.S. Lazio, Volfango Patarca “Come essere vincente nella vita e nello sport” (Dino Editore, 2003). Patarca, autore del libro insieme a Marcello Miceli, scrive: “Mi ritengo fortunato… sono rimasto con i miei ragazzi e bambini delle scuole calcio a lavorare sui campi, a soffrire e a gioire, a educare i giovani senza illuderli con le promesse di facili successi e a farmi educare da loro, dal loro entusiasmo… Tempo fa, parlando dei problemi del calcio giovanile, un nostro ragazzo della Lazio Primavera, Marco Angeletti, mi disse: Mister, lo sa cosa è lo sport per un ragazzo? È il contatto con la gioia e la felicità!. Questa frase… scaturita dal cuore sincero di un giovane sportivo, non la baratterei con nessuna somma di denaro…!”

Questo clima sereno e fiducioso, ho trovato nelle pagine di Monacchia. Vi ho trovato la felicità, l’ansia, il sogno, la fatica, l’umiltà. L’Andrea del romanzo potrebbe essere uno dei tanti giovani, che sognano di diventare campioni: a volte vi riescono!

Andrea mi ha preso per mano e mi ha fatto pensare a un ragazzino, che ama il calcio, tira i suoi primi palloni su terreni sconnessi, anzi, sulla sabbia, figlio egli stesso di una comunità di pescatori. Questo ragazzino ha l’affetto di familiari, di parenti e tanti amici. Sogni e sacrifici. Comincia la scalata verso montagne altissime fino a diventare un campione in una grande squadra, in nazionale e, addirittura, un campione del mondo. Ma quel ragazzo di una volta è apprezzato soprattutto per l’entusiasmo e la determinazione che manifesta in ogni partita. Come se fosse la prima volta. Come Andrea, che pur essendo un calciatore “arrivato”, non dimentica i campetti senza pali e gli amici di un tempo. Penso a Rino Gattuso di Schiavonea di Corigliano, importante centro calabrese di pescatori. Le coincidenze non finiscono qui. L’editore di Monacchia, di Perugia, pubblica il libro in una collana ideata, guarda un po’, da Carmine De Luca, anche lui di Corigliano, che amava tanto il mare di Schiavonea. Coincidenza è anche il fatto che Gattuso abbia avuto i suoi esordi calcistici proprio nel Perugia. Coincidenze. Ma coincidenze belle che a me piace condividere con chi legge.
(22 ottobre 2007)

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