lunedì 22 ottobre 2007

passeggiando tra i libri/Sorrisi in regalo

Sorrisi in regalo
di Giovanni Pistoia

Angelo Petrosino è un autore molto apprezzato nella letteratura per l’infanzia. I personaggi, che riempiono le pagine dei suoi scritti e che sono gli indiscussi attori dei suoi racconti, parlano il linguaggio dei coetanei, riuscendo, così, a interpretare, in maniera realistica, il mondo delle ragazze e dei ragazzi. Una delle più conosciute protagoniste è Valentina.

Si presenta ai lettori in questo modo: “Ciao, io sono Valentina! Ho dodici anni e frequento le medie. Molti di voi mi conoscono già… ma quello che ancora non sapete, lo scoprirete in questi libri che narrano le mie avventure. Vi racconterò la mia vita di tutti i giorni e vi farò conoscere la mia famiglia, la mia classe, i miei amici e i miei professori. Le mie avventure spesso sono curiose e sorprendenti. Ma a me una vita monotona e sempre uguale non è mai piaciuta. E credo che non piaccia neanche a voi, no? Se è così, siamo in buona compagnia. Buona lettura, amici e amiche!”

Tanti sono i testi che Petrosino ha dedicato a Valentina. Ne cito qualcuno: V come Valentina, Un amico Internet per Valentina, In viaggio con Valentina, A scuola con Valentina, Un mistero per Valentina, e molti altri. Chi desidera conoscere il suo mondo e quello delle sue amiche può consultare il sito a lei dedicato:
www.ilmondodivalentina.it. L’episodio più recente capitato alla nostra protagonista è raccontato, con la consueta bravura, da Angelo Petrosino (www.angelopetrosino.it) nel volume “Sorrisi in regalo”, edito, nel 2007, dalle edizioni Piemme (www.edizpiemme.it).

Il tutto ha inizio con una semplice partita di calcio. Valentina racconta la passione di Luca per il pallone, il suo desiderio di impegnarsi nell’attività agonistica. E così Luca riesce a superare le perplessità della mamma, si iscrive, con la complicità del padre, a una società sportiva “per imparare a giocare bene a calcio”. In uno di questi incontri, uno scontro un po’ più duro degli altri costringe Luca a un ricovero in ospedale: controllo al pronto soccorso, radiografia, frattura in prossimità della caviglia, ingessatura, necessità di restare qualche giorno ricoverato per ulteriori accertamenti.

Valentina resta a fare compagnia allo sfortunato fratello calciatore e, da brava osservatrice, comincia a conoscere il mondo ospedaliero con i malati di ogni età, i medici, gli infermieri, i ritmi del tempo diversi da chi conduce una vita fuori dalle mura di una struttura sanitaria. E lì ha modo di incontrare bambine, che, con coraggio, affrontano malattie molto serie, volontarie speciali. Perfino uno scrittore, che ama raccontare le sue storie ai bambini ricoverati. Anzi a scrivere le sue storie insieme con loro. Valentina non sta a guardare. Partecipa alle iniziative organizzate nell’ospedale per rendere quelle corsie diverse e colorate, per fare in modo che la permanenza degli ammalati sia più gradevole e, in una parola, un po’ abusata ma insostituibile, più umana. Valentina scopre che un sorriso è sempre un dono prezioso. Non solo per chi lo riceve.

(22 ottobre 2007)


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