domenica 25 novembre 2007

passeggiando tra i libri/La magia delle parole


La magia delle parole
Giovanni Pistoia

“Venticinque! Venticinque lingue muoiono ogni anno! Muoiono per non essere state parlate. E le cose indicate da quelle lingue si estinguono con loro. Ecco perché i deserti, a poco a poco, ci invadono. A buon intenditor…! Le parole sono i piccoli motori della vita. Dobbiamo averne cura”.

“Una frase è come un albero di Natale. Cominci dall’abete nudo e poi lo decori, lo addobbi come vuoi… sino a farlo crollare. Attenta alla tua frase: se la carichi troppo di ghirlande e di palle, voglio dire di aggettivi, di avverbi e di relativi, può crollare a sua volta”.

“I veri amici delle frasi sono come i fabbricanti di collane. Infilano perle e oro. Ma le parole non sono soltanto belle. Dicono il vero”.

Per le parole “il disamore è silenzio che s’insedia sulla Terra. E le parole odiano il silenzio”.

Sono alcune delle frasi che si possono leggere nel fantasioso romanzo dal titolo la grammatica è una canzone dolce di Erik Orsenna. Di questo libro, che racconta un’avventura di due giovani, ho già parlato nel post la grammatica è una canzone dolce. Volentieri ritorno sull’argomento non solo per riportare le frasi appena accennate, che possono dare occasione per riflessioni di vario genere ma anche per dire che il testo, breve e godibilissimo, tenta di parlare a tutti, adulti e bambini. Si adatta ad esser letto in una classe ad opera della maestra: credo possa essere utile per docenti e ragazzi. Non s’impara, leggendo il racconto, di certo, la grammatica, probabilmente, però, può farla sentire molto più vicina e più utile allo scolaro. È un testo che può essere materia di discussione in un laboratorio di scrittura, oppure in un forum in qualche biblioteca pubblica o privata.
L’autore ha scritto altri testi di grande successo, come I cavalieri del congiuntivo e Ultime notizie dagli uccelli, ambedue editi da Salani.

Foto: la copertina del testo La grammaire est une chanson douce
in due edizioni pubblicate in Francia.

Il sito (in francese) dell’autore:

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