lunedì 12 novembre 2007

passeggiando tra i libri/Voglio i miei mostri

Voglio i miei mostri
Giovanni Pistoia

“In soli pochi mesi, gli incubi di Morfea avevano cominciato a dimenticare il loro precedente lavoro nei sogni degli uomini e a trovare piacevole la vita sull’isola della Buonanotte, l’oasi a ovest di tutto, perfino del tramonto.
I bambini invece non potevano scordarsi di loro: da mesi ormai i loro sogni erano piatti come sogliole magre, vuoti come tasche bucate, noiosi come documentari sull’allevamento delle cozze. Da quando gli incubi se n’erano andati, nessuno riusciva più a sognare. Sì, all’inizio c’erano state le fate, poi però anche quelle erano sparite. E Giorgia sapeva anche perché erano sparite, visto che gliel’aveva chiesto lei di andare a recuperare i suoi incubi. Per questo ora si svegliava tutte le mattine di malumore, senza riuscire a ricordare niente di niente, visto che non sognava più niente. Aveva…”

È un breve brano di un delizioso libro di Stefano Bordiglioni dal titolo “Voglio i miei mostri!”, pubblicato da Einaudi Ragazzi nel 2007. Il testo è indicato per i bambini da sette anni in su e si presta ad essere letto ad alta voce: ogni bambino, per esempio, può leggere un capitoletto, mentre gli altri ascoltano e immaginano le scene descritte con un linguaggio leggero leggero. L’autore, infatti, conosce i bambini: è maestro in una scuola elementare, oltre a fare tante iniziative e laboratori di scrittura e lettura con colleghi e scolari.
Egli sa usare bene le parole così come utilizza bene anche le note, spesso canta sue filastrocche. Ha una fervida fantasia e una buona dose di umorismo e ironia.

Nelle avventure descritte da Bordiglioni il racconto è spiritoso e i mostri, brutti ceffi, terrificanti creature, fanno, in verità, ridere. Lo hanno capito anche i bambini: questi mostri pretendono di disturbare i loro sonni e, invece, fanno solo divertire.
I mostri, preso atto che i ragazzini non hanno più paura di loro, colpiti nel loro amor proprio, si riuniscono in un grande consiglio e decidono di trasferirsi in campagna, in un luogo lontano, a coltivare i campi. Insomma, decidono di cambiare mestiere, da protagonisti di incubi notturni dei bambini ad agricoltori perfetti.

Ma qui cominciano i veri incubi per i bambini e le bambine: le notti passano senza sogni, oppure solo con la presenza di fate e fatine, belle, bellissime, noiosissime, senza emozioni… Stai a vedere che ora sono proprio i ragazzini che hanno nostalgia di quegli esseri raccapriccianti? Vuoi vedere che proprio una fata… insomma, piccoli e adulti, se volete conoscere tutte le vicende il bel libro di Bordiglioni vi attende.

Stefano Bordiglioni,
Voglio i miei mostri!
Illustrazioni di Antongionata Ferrari
Einaudi Ragazzi 2007
(
www.edizioniel.com)

Nelle foto: la copertina del libro

Lo scrittore Stefano Bordiglioni cura un bel sito, dove è possibile anche sentirlo cantare alcune delle sue belle filastrocche. C’è anche la sua e-mail e anche il suo cellulare: www.bordiglioni.com

(12 novembre 2007)

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