domenica 3 marzo 2013

Giovanni Pistoia/ Qui madre mia è come allora



Qui madre mia è come allora
di Giovanni Pistoia


Questo viale s’inerpica stretto e solitario
come allora
tra alberi alti a sorreggere il cielo
tappezzato di nuvole
ora bianche ora grigie ora nere.

È il solito sentiero vestito di foglie morte
dove il mio piede fanciullo scivolava leggero.
La resina inebria ancora
e ancora il vento racconta storie d’odio e d’amore.

Sento un fremito tra le foglie spossate
e mi perdo tra stagioni remote.
Ricordi? Mi raccontavi qui storie di lupi affamati
e ogni piccolo rumore del bosco
era il muoversi lento degli gnomi irrequieti.

Ricordi? Mi manca la tua voce
anche ora che il mio piede è pesante
e il sospiro frizzante del vento
mi gela le parole che da tempo ho da dirti
e che mai forse ti dirò.

Qui madre mia è come allora
i pini le querce il viale di foglie gialle marcite
il tuo passo lieve il tuo volto sorridente
le mie mani piccole incerte e vuote
che cercano ancora come allora le tue.


In:
I poeti contemporanei
Pagine, Roma 2013

I poeti contemporanei
Pagine, Roma, novembre 2012
formato eBook


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