Uno spazio non definibile: qui la “voce” cede il posto alla scrittura. A volte la parola “parlata” annulla il pensiero. La parola scritta fissa un attimo, un sentimento, una riflessione, cattura il tempo.
giovedì 3 ottobre 2013
Francesco Aronne sul volume di Giovanni Pistoia Le rondini sono piene di cielo
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