venerdì 12 agosto 2022

Questa è la storia del delfino Beniamino e di Silvia bambina immaginosa di Giovanni Pistoia

 

Una notte senza luna

non è una notte scura

se colma la sua lacuna

una volta stellata e pura.

Silvia, apri la finestra

e osserva questo incanto,

ascolta la muta orchestra

di questa celeste ammanto.

Angelo Petrosino

 

Una bambina estrosa e deliziosa, un delfino danza e acrobazia, e poi il mare tutto azzurro e il cielo azzurro come il mare. Il sole brucia e arde ed è malvisto dai passanti, ma le acque, quelle sì, son fresche e spumeggianti. L’estate torrida sembra non finire, ma verrà l’autunno, e poi l’inverno, e cercheremo il sole che, per dispetto, giocherà a nascondino. Intanto, sogniamo mille avventure, e a cavallo di un bel delfino, scorrazziamo per mari, e tra pesci e pescatori, barche e tartarughe, tra gabbiani un po’ acciaccati, squali tagliatori, schizzi, scherzi, schiamazzi, e squittendo, fischiando, strillando, come velieri veleggiamo verso il tempo che fu, che è, che sarà. E mentre sulla battigia bambini festosi inseguono onde birichine, adulti attentamente li rincorrono, e ritornano in quel tempo che fu bambino anche per loro. È bello vivere da bambini ed è altrettanto bello non dimenticare d’esserlo stato.

 

Angelo Petrosino, lo scrittore per bambini e bambine di oggi e di ieri e di domani, non ha mai dimenticato di essere stato ragazzino. E da cresciutello li ha incontrati tra i banchi di scuola, dove per anni ha fatto l’insegnante o, meglio, il maestro; e, poi, dalla sua fantasia sono sbocciati mille adolescenti, che hanno arricchito quel meraviglioso giardino che chiamiamo Letteratura per l’infanzia, anche se preferisco dire semplicemente Letteratura. La sua grande capacità di parlare degli adolescenti, seguendoli attraverso il loro sviluppo emotivo e sociale, gli deriva dal fatto di non mettersi mai in cattedra, ma ascoltando e osservando i bambini nei loro comportamenti quotidiani, non trascurando nessun dettaglio. Spesso i dialoghi, sempre misurati e puntuali, che troviamo nei suoi romanzi, sono il risultato di quello che avviene per le strade, nelle case, nelle aule scolastiche, sui campi di gioco, o sulla spiaggia e in mare come in Le avventure del delfino Beniamino (Einaudi Ragazzi, 2022).

 

In questo romanzo, impreziosito dai disegni freschi, gioiosi e ironici di Sara Not, si raccontano le avventure estive di una bambina, Silvia, di nove anni e di un delfino, Beniamino, fantastico compagno «col naso a bottiglia» di giorni felici. I due condividono giochi, scoperte, vicende; conosceranno il mare e le sue insidie. Sono, naturalmente, gli interpreti di vigorose nuotate nelle limpide acque dell’isola e dell’arcipelago toscano. Qui Silvia vive con il nonno, preziosa presenza, perché la bambina è senza genitori dall’età di due anni. «I suoi genitori erano stati travolti da una valanga mentre sciavano in montagna. Purtroppo, non li avevano trovati subito e non avevano potuto salvarli», scrive Petrosino. Ma questa triste vicenda è appena lievemente accennata. La bambina abita con il nonno, che è impegnato a seguire la nipotina, vispa e intelligente, dandole fiducia, aiutandola a crescere, a sviluppare quelle ali che la renderanno sempre più libera e autonoma nell’affrontare la vita. Anche se apparentemente il nonno non è un protagonista di primo piano nel romanzo – l’attenzione è tutta rivolta a Silvia, a Beniamino e alla Natura – lo scrittore è attento nel farne un educatore prudente, saggio, e sempre aperto al dialogo con la nipote. Non è un caso che è un nonno «grande lettore» e «bravo narratore».

 

Non è opportuno soffermarsi sugli episodi raccontati dallo scrittore; faremmo un torto ai giovanissimi lettori ma anche a quelli non più giovani, che vorranno trovare un po’ di giovinezza nelle fresche e sobrie pagine di Angelo Petrosino. Sì, diciamocelo una volta per tutte, non sono solo bambini e adolescenti i lettori di Petrosino; i suoi romanzi sono letti da maestri e maestre, genitori, bibliotecari, educatori. Ma anche da tanti che, pur non essendo “obbligati” in virtù del proprio lavoro, trovano nelle pagine di Petrosino, pur nella leggerezza del lessico e della costruzione del periodo, profondità di pensiero, approccio a numerose tematiche importanti e attuali,  e un bagaglio immenso di umanità e di dolcezza. E, ancora, quel grande dono che lo induce, nel raccontare eventi più o meno reali, più o meno frutto della sua robusta fantasia, a porre problemi legati all’infanzia senza dirlo, a stimolare dialoghi senza mai dare lezioni. Sembra che l’autore si aggiri premuroso tra le vie, le piazze, e tra i banchi senza mai sentirsi maestro. Lui che fu Maestro di professione, e che continua a essere, sempre più, Maestro nella scrittura e nel comprendere e nel far emergere quel mondo vasto, complesso, misterioso e fantastico che noi chiamiamo, molto frettolosamente, «bambino», «ragazzo», «adolescente».

 

 

Appare per la prima volta in:

https://independent.academia.edu/GiovanniPistoia

 in data 7 agosto 2022

 

e successivamente in:

 

http://parolefiori.blogspot.com/2022/08/questa-e-la-storia-del-delfino.html

 

 

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