I BAMBINI, LA SALUTE, L’EUROPA
Giovanni Pistoia
La tutela dell’ambiente è una condizione essenziale per la salute dei cittadini. È fuor di dubbio che esiste una correlazione diretta tra ambiente e salute. Su questo tema, fondazioni, associazioni scientifiche e ambientaliste cercano, con varie iniziative, di aumentare la consapevolezza tra politici e amministratori. Una di queste è quella predisposta dall’Associazione Culturale Pediatri (www.acp.it).
I cittadini europei mettono al primo posto l’importanza della salute e, quindi, tutto quello che è necessario per tutelarla, a cominciare proprio dalla tutela dell’ambiente, cioè dal contesto nel quale il cittadino opera, vive, abita.
Si rende necessario, pertanto, che quanti sono impegnati in questa campagna elettore, con particolare riferimento alle elezioni al Parlamento Europeo, esprimano giudizi chiari su questi temi. Ritengo, ad esempio, che un’Europa diversa sia possibile, e ciò passa anche e soprattutto nell’impegno a promuovere e proteggere la salute pubblica, non solo come mezzo di sviluppo economico, cosa che sarebbe del tutto riduttiva, ma perché la salute è il bene essenziale dell’uomo e per l’uomo. Necessario quindi, promuovere quelle politiche comunitarie che mirino a creare un habitat salubre nelle città, nei paesi, nei luoghi di residenza, nelle scuole e nei luoghi di lavoro. Le questioni climatiche e quelle sociali sono correlate. La crisi economica non può essere scaricata sulla salute dei cittadini e sulle fasce più fragili della società.
E tra i cittadini i bambini sono quelli più deboli. Secondo varie indagini, del resto sottolineate dalla stessa Associazione Culturale Pediatri, il degrado dell’ambiente colpisce soprattutto la salute dei bambini. Alcune patologie sono in crescita: le allergie, i tumori in età pediatrica, l’obesità. Da ciò ne deriva il doveroso impegno, chiaro e preciso, di assicurare che tutte le politiche ambientali stabiliscano degli standard tali da proteggere la salute dei bambini e di altri soggetti più fragili.
I bambini, inoltre, sono tra i soggetti che più risentono dell’inquinamento dell’ambiente. Infatti, il 43 per cento di tutte le malattie correlate all’ambiente colpisce i bambini sotto i 5 anni, che rappresentano, in verità, solo il 12 per cento della popolazione. Per fare in modo che questa tendenza venga invertita si rendono necessarie politiche mirate: ridurre il traffico automobilistico nelle aree adiacenti alle scuole, e in quegli ambienti frequentati dai bambini, per diminuire drasticamente l’inquinamento atmosferico ed acustico.
Altro settore che vede soprattutto i bambini protagonisti incolpevoli è l’effetto a lungo termine dei campi magnetici sulla loro salute. Dal che ne deriva l’impegno a promuovere le politiche che stabiliscano limiti più bassi per proteggere le persone più vulnerabili, a cominciare proprio dai bambini.
Problemi, questi, che interessano città e paesi, sia pure in misura diversa, del Nord e del Sud dell’Italia e di altri Paesi.
Se è vero, come è vero, che i bambini di oggi saranno i futuri cittadini europei, è dalla protezione della loro salute e dell’ambiente ove vivono, giocano, studiano che bisogna ripartire. E se l’ambiente frequentato dai bambini è sano ne deriva che è sano l’ambiente di tutti.
http://larosanelbicchiere.blogspot.com
giovannipistoia@libero.it
360.52.52.25
Giovanni Pistoia
La tutela dell’ambiente è una condizione essenziale per la salute dei cittadini. È fuor di dubbio che esiste una correlazione diretta tra ambiente e salute. Su questo tema, fondazioni, associazioni scientifiche e ambientaliste cercano, con varie iniziative, di aumentare la consapevolezza tra politici e amministratori. Una di queste è quella predisposta dall’Associazione Culturale Pediatri (www.acp.it).
I cittadini europei mettono al primo posto l’importanza della salute e, quindi, tutto quello che è necessario per tutelarla, a cominciare proprio dalla tutela dell’ambiente, cioè dal contesto nel quale il cittadino opera, vive, abita.
Si rende necessario, pertanto, che quanti sono impegnati in questa campagna elettore, con particolare riferimento alle elezioni al Parlamento Europeo, esprimano giudizi chiari su questi temi. Ritengo, ad esempio, che un’Europa diversa sia possibile, e ciò passa anche e soprattutto nell’impegno a promuovere e proteggere la salute pubblica, non solo come mezzo di sviluppo economico, cosa che sarebbe del tutto riduttiva, ma perché la salute è il bene essenziale dell’uomo e per l’uomo. Necessario quindi, promuovere quelle politiche comunitarie che mirino a creare un habitat salubre nelle città, nei paesi, nei luoghi di residenza, nelle scuole e nei luoghi di lavoro. Le questioni climatiche e quelle sociali sono correlate. La crisi economica non può essere scaricata sulla salute dei cittadini e sulle fasce più fragili della società.
E tra i cittadini i bambini sono quelli più deboli. Secondo varie indagini, del resto sottolineate dalla stessa Associazione Culturale Pediatri, il degrado dell’ambiente colpisce soprattutto la salute dei bambini. Alcune patologie sono in crescita: le allergie, i tumori in età pediatrica, l’obesità. Da ciò ne deriva il doveroso impegno, chiaro e preciso, di assicurare che tutte le politiche ambientali stabiliscano degli standard tali da proteggere la salute dei bambini e di altri soggetti più fragili.
I bambini, inoltre, sono tra i soggetti che più risentono dell’inquinamento dell’ambiente. Infatti, il 43 per cento di tutte le malattie correlate all’ambiente colpisce i bambini sotto i 5 anni, che rappresentano, in verità, solo il 12 per cento della popolazione. Per fare in modo che questa tendenza venga invertita si rendono necessarie politiche mirate: ridurre il traffico automobilistico nelle aree adiacenti alle scuole, e in quegli ambienti frequentati dai bambini, per diminuire drasticamente l’inquinamento atmosferico ed acustico.
Altro settore che vede soprattutto i bambini protagonisti incolpevoli è l’effetto a lungo termine dei campi magnetici sulla loro salute. Dal che ne deriva l’impegno a promuovere le politiche che stabiliscano limiti più bassi per proteggere le persone più vulnerabili, a cominciare proprio dai bambini.
Problemi, questi, che interessano città e paesi, sia pure in misura diversa, del Nord e del Sud dell’Italia e di altri Paesi.
Se è vero, come è vero, che i bambini di oggi saranno i futuri cittadini europei, è dalla protezione della loro salute e dell’ambiente ove vivono, giocano, studiano che bisogna ripartire. E se l’ambiente frequentato dai bambini è sano ne deriva che è sano l’ambiente di tutti.
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