«Solo una cattiva formazione umanistica
ed una cattiva formazione scientifica
sono in conflitto tra loro»
(Bruno Snell)
LA CULTURA UMANISTICA NON È UN VUOTO GIOCO DI PAROLE
scritti di Snell tradotti da Marilena Amerise
Giovanni Pistoia
Un giorno, Marilena Amerise, ragazza curiosa e intelligente, terminati gli studi presso il liceo classico del suo paese, Corigliano Calabro, in provincia di Cosenza, se ne parte per raggiungere l’Università di Perugia e iscriversi alla Facoltà di Lettere. Ama gli studi classici, si sente profondamente attratta dalla cultura umanistica, dalla civiltà del mondo greco, dalla ricerca delle radici dell’Europa. E consegue la laurea nella città umbra con una tesi in Storia Romana.
La voglia di approfondire cresce con il crescere delle conoscenze e delle competenze, perché non è vero che chi più sa è meno ignorante, è vero il contrario. Chi conosce sa che c’è sempre da imparare, come grandi siano le lacune da colmare. Io so di non sapere, dice il filosofo.
Quella ragazza, ormai dottoressa, ha sete di sapere. Consegue, dunque, il dottorato in Storia Antica con una tesi, considerata brillante, sul battesimo di Costantino il grande. Il mondo bizantino attrae, quello ellenico affascina; desidera introdursi nella ricchezza e nella complessità della filologia classica, i temi legati al rispetto dell’uomo - uomo in quanto cives, pienamente responsabile e consapevole di se stesso, attrezzato per difendersi dalle manipolazioni intellettuali e da forme di dominio sulle masse - la stimolano ogni giorno di più. Approfondisce, di conseguenza, gli studi a Perugia come ricercatrice.
In questa veste soggiorna presso l’Università di Bonn. Un’occasione per migliorare la conoscenza del tedesco, lei che già parla benissimo il francese e l’inglese. E qui incontra Hartmut Erbse (1915-2004). Per lei è toccare il cielo con un dito. Erbse, professore emerito di Filologia Classica, notevole studioso di Storia Antica. Ma non solo. Hartmut Erbse allievo autorevole di Bruno Snell (1896-1986), grande filologo tedesco, umanista e pensatore tra i più acuti del Novecento, oltre che spirito libero e determinato.