Giovanni Pistoia
Se tu segui la tua stella,
non puoi fallire a glorioso porto.
Inferno XV, 55-56
Ho rappresentato molte volte i re magi, anche su ceramica o nel grande presepe di Torino o semplicemente in biglietti d’auguri, affascinato dalla loro storia pur non essendo di religione cristiana. E forse proprio per questo mi hanno attirato, trovandomi più libero da altri stimoli all’interno dell’evento della natività.
Fin da piccolo questi personaggi hanno stimolato la mia fantasia: per la loro provenienza dal lontano Oriente, per il lungo viaggio, per la regalità, per i doni. Ora, dopo un’intera vita di simpatia verso di loro, mi è sembrato bello dedicargli le tavole di questo libro, che ne ricostruisce l’avventura, ispirandomi ai diversi testi, spesso poco conosciuti e curiosi, scelti con l’editore Roberto Cicala. Sono frammenti, dall’antichità a oggi, che ricompongono il loro viaggio lunghissimo, la loro magia. E il loro mistero. Che forse sta in quella stella avvistata da ognuno dei tre, separatamente. Così ho cercato di umanizzarli, togliendogli la patina di favola, facendoli incontrare con la gente, dando loro un carattere preciso, appunto come nei testi della tradizione.
Sono uomini come noi anche se sono re, e si mettono in cammino con grande umiltà, per conoscere ciò che non sanno.
Emanuele Luzzati
Genova, novembre 2003
Il brano appena riportato è firmato da Emanuele Luzzati, il grande scenografo genovese deceduto nel gennaio del 2007, e appare come presentazione al suo volumetto La stella dei re magi con il titolo I miei re magi. Si tratta di un piccolo (appena 49 paginette) quanto prezioso libro dove Luzzati presenta sedici tavole, che illustrano il lungo viaggio compiuto dai re magi seguendo la stella, che li porterà davanti alla grotta di Gesù. I disegni sono accompagnati da testi tratti dalla tradizione.
Il primo, che appare all’apertura del libro, ha come titolo Melchiorre scorge la stella, è tratto da un manoscritto del XV secolo, Biblioteca Nazionale di Monaco, tradotto da Francesco Saba Sardi. L’ultimo Il ritorno è tratto da un antico testo della tradizione orientale.
Le illustrazioni di Luzzati si caratterizzano, ancora una volta, per i colori vivaci, mentre i re magi, pur solenni nei loro vestiti, appaiono teneri: meravigliati quando la stella appare loro in cielo, attenti a scrutare i prodigi che avvengono nei loro palazzi, gioiosi quando i tre s’incontrano alle porte di Gerusalemme.
“E, sebbene mai si fossero veduti l’un l’altro, per la gioia si precipitarono all’incontro, baciandosi. E, per quanto parlassero lingue diverse, a ciascuno pareva che l’altro parlasse la sua propria lingua. Quando si comunicarono scambievolmente la causa del viaggio, si accorsero di avere lo stesso scopo, e ancora maggiori divennero la loro letizia e ansia”.
Anche Luzzati, come tanti di noi, è rimasto affascinato dalla storia misteriosa di tre grandi della terra, che vanno incontro a qualcosa che ignorano, e desidera rendere omaggio a dei personaggi, che hanno colorato la sua infanzia, attraverso la sua arte. E, probabilmente, nella ricostruzione di quei viaggi attraverso i disegni, Luzzati avrà pensato proprio agli adolescenti.
Il libro, in effetti, per la bellezza delle illustrazioni e la semplicità degli stessi testi, può essere letto anche dai ragazzi delle scuole elementari. Se qualche adulto fa loro compagnia anche Luzzati, da lassù, accennerà uno dei suoi sorrisi; sorrisi velati di gioia e malinconia.
Foto: la copertina del libro che riproduce la tavola di Emanuele Luzzati
Qui s’è fermata la stella.
Luzzati
La stella dei re magi.
Una storia illustrata con i testi della tradizione
Interlinea edizioni 2003
http://www.interlinea.com/
(26 novembre 2007)
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