I gioiellini di Cosimo Budetta
Giovanni Pistoia
I Libri d’artista di Cosimo Budetta sono gioiellini di carta, colori e poesia; amore per l’arte, passione per il libro piccolo, tascabile. Per il suo contenuto ma anche per il libro-contenitore, che diventa contenuto esso stesso, raffinato e curato in ogni piccolo particolare. Libricini, forme diverse, segni e sogni, sfumature.
"Arte, quella di Budetta, che, perfezionando la sua grande manualità, si esprime anche in una produzione singolare di libri-oggetto in legno e fili, cordicelle, perline, coloratissimi, alla maniera delle decorazioni di alcuni indigeni delle foreste brasiliane o delle alture peruviane. Folclore e metaforica letteratura colta, libri lignei dalle pagine spalancate, quasi un desiderio di abbraccio verso il fruitore. Una copertina di libro che passa, mediante i fili del suo ordito, all’interno del libro stesso, mettendo in comunicazione idealmente ciò che da un punto di vista frontale non si vedrebbe, cioè il retro del libro, la sua parte esterna, con l’interno, con le pagine cioè, che si aprono, a chi le osservi, a chi le voglia comunque idealmente leggere" (Paolo Guzzi).
Tesoretti, insomma, questi piccoli scrigni artigianali, cesellati uno per uno esattamente il contrario dei testi destinati alla grande distribuzione. Solo una grande capacità artistica e poetica e uno studiato amore per il bello e l’originale può concepire il libro d’artista. E in quest’arte Cosimo Budetta esprime sensibilità e tecniche, manifesta e plasma la carica di umanità che si porta dentro.
Chi vuole può visitare la mostra delle opere di Budetta nella Biblioteca Vallicelliana, a Roma. “Stanze Romane”, questo il titolo della Mostra di libri d’artista del maestro Budetta, che sarà inaugurata il 30 gennaio 2008 alle ore 17.00 dalla Direttrice della Biblioteca Maria Concetta Petrollo Pagliarani, Walter Pedullà, Marcello Carlino e Aldo Mastropasqua.
Cosimo Budetta è nato a Salerno nel 1939. Diplomato alla Scuola d’Arte di Salerno, ha insegnato nella Scuola media. Vive ed opera ad Agromonte in provincia di Potenza, su una sommità che guarda verso l’infinito.
È tra i fondatori del Laboratorio “Dadodue” di Salerno e nel ‘77 uno dei promotori del “Gruppo di ricerca” di Pontecagnano (SA).
I suoi interessi spaziano dalla pittura alla grafica, dai disegni ai libri d’artista, senza trascurare la ceramica e la scultura. È autore di libri illustrati per l’infanzia ed esperto di Tangram.
Ha collaborato a giornali e riviste: “C’era due volte… “, “Scuola e didattica”, “Riforma della scuola”, “Il giornale dei bambini” (su questa rivista delle edizioni Sonda ha illustrato “La storia vera di Luciano di Samosata, rivista e riscritta da Carmine De Luca, suo grande amico).
Suoi disegni sono apparsi recentemente anche su alcuni volumi: Adesso vi conto una storia, La Letteratura per l’infanzia e la figura di Carmine De Luca, Alla ricerca dei giochi perduti, Meglio c’era due volte…; tutti editi dalla Fondazione Carmine De Luca di Corigliano Calabro.
Ha realizzato libri d’artista insieme a Giuliani, Sanguineti, Loi, Lunetta, Pignotti, Dorfles, Munari, Pagliarani, Barberi Squarotti, Pedicini, Ruffilli, Luzzi e altri ancora, pubblicando per le edizioni Ogopogo. È autore di numerosi e deliziosi segnalibri.
Tiene Mostre personali e collettive dal 1957 (a Pontecagnano, Salerno) e, poi, in varie città italiane e non, fino alla Mostra di Libri d’artista alla Biblioteca Universitaria Alessandrina, alla Biblioteca “A. Baldini”, ambedue a Roma, alla Galerie Satellite di Parigi (2005) e, ora, alla Biblioteca Vallicelliana.
Si sono interessati al suo lavoro critici e poeti: Gerardo Pedicini, Mirella Bentivoglio, Laura Di Pierro, Giorgio Celli, Antonio Uliano. Alberto Granese, Tullio De Mauro, Giorgio Luzzi, Carmine De Luca, Ciro Ruju, Franco Solmi, Francesca Bernardini, Gabriella De Marco, Francesco Muzzioli, Ennio Peres, Stefano Bartezzaghi, Paolo Ruffilli, Aldo Mastropasqua, Francesco De Nicola, Marcello Vaglio, Luciano Marziano, Vito Riviello, Franco Cavallo, Alexandra Petrova, Giorgio Di Genova, Tommaso Ottonieri, Paolo Guzzi, Nicola Scontrino, Rino Mele, Bruno Conte.
Nell’immagine un disegno di Cosimo Budetta
(29 gennaio 2008)
Giovanni Pistoia
I Libri d’artista di Cosimo Budetta sono gioiellini di carta, colori e poesia; amore per l’arte, passione per il libro piccolo, tascabile. Per il suo contenuto ma anche per il libro-contenitore, che diventa contenuto esso stesso, raffinato e curato in ogni piccolo particolare. Libricini, forme diverse, segni e sogni, sfumature.
"Arte, quella di Budetta, che, perfezionando la sua grande manualità, si esprime anche in una produzione singolare di libri-oggetto in legno e fili, cordicelle, perline, coloratissimi, alla maniera delle decorazioni di alcuni indigeni delle foreste brasiliane o delle alture peruviane. Folclore e metaforica letteratura colta, libri lignei dalle pagine spalancate, quasi un desiderio di abbraccio verso il fruitore. Una copertina di libro che passa, mediante i fili del suo ordito, all’interno del libro stesso, mettendo in comunicazione idealmente ciò che da un punto di vista frontale non si vedrebbe, cioè il retro del libro, la sua parte esterna, con l’interno, con le pagine cioè, che si aprono, a chi le osservi, a chi le voglia comunque idealmente leggere" (Paolo Guzzi).
Tesoretti, insomma, questi piccoli scrigni artigianali, cesellati uno per uno esattamente il contrario dei testi destinati alla grande distribuzione. Solo una grande capacità artistica e poetica e uno studiato amore per il bello e l’originale può concepire il libro d’artista. E in quest’arte Cosimo Budetta esprime sensibilità e tecniche, manifesta e plasma la carica di umanità che si porta dentro.
Chi vuole può visitare la mostra delle opere di Budetta nella Biblioteca Vallicelliana, a Roma. “Stanze Romane”, questo il titolo della Mostra di libri d’artista del maestro Budetta, che sarà inaugurata il 30 gennaio 2008 alle ore 17.00 dalla Direttrice della Biblioteca Maria Concetta Petrollo Pagliarani, Walter Pedullà, Marcello Carlino e Aldo Mastropasqua.
Cosimo Budetta è nato a Salerno nel 1939. Diplomato alla Scuola d’Arte di Salerno, ha insegnato nella Scuola media. Vive ed opera ad Agromonte in provincia di Potenza, su una sommità che guarda verso l’infinito.
È tra i fondatori del Laboratorio “Dadodue” di Salerno e nel ‘77 uno dei promotori del “Gruppo di ricerca” di Pontecagnano (SA).
I suoi interessi spaziano dalla pittura alla grafica, dai disegni ai libri d’artista, senza trascurare la ceramica e la scultura. È autore di libri illustrati per l’infanzia ed esperto di Tangram.
Ha collaborato a giornali e riviste: “C’era due volte… “, “Scuola e didattica”, “Riforma della scuola”, “Il giornale dei bambini” (su questa rivista delle edizioni Sonda ha illustrato “La storia vera di Luciano di Samosata, rivista e riscritta da Carmine De Luca, suo grande amico).
Suoi disegni sono apparsi recentemente anche su alcuni volumi: Adesso vi conto una storia, La Letteratura per l’infanzia e la figura di Carmine De Luca, Alla ricerca dei giochi perduti, Meglio c’era due volte…; tutti editi dalla Fondazione Carmine De Luca di Corigliano Calabro.
Ha realizzato libri d’artista insieme a Giuliani, Sanguineti, Loi, Lunetta, Pignotti, Dorfles, Munari, Pagliarani, Barberi Squarotti, Pedicini, Ruffilli, Luzzi e altri ancora, pubblicando per le edizioni Ogopogo. È autore di numerosi e deliziosi segnalibri.
Tiene Mostre personali e collettive dal 1957 (a Pontecagnano, Salerno) e, poi, in varie città italiane e non, fino alla Mostra di Libri d’artista alla Biblioteca Universitaria Alessandrina, alla Biblioteca “A. Baldini”, ambedue a Roma, alla Galerie Satellite di Parigi (2005) e, ora, alla Biblioteca Vallicelliana.
Si sono interessati al suo lavoro critici e poeti: Gerardo Pedicini, Mirella Bentivoglio, Laura Di Pierro, Giorgio Celli, Antonio Uliano. Alberto Granese, Tullio De Mauro, Giorgio Luzzi, Carmine De Luca, Ciro Ruju, Franco Solmi, Francesca Bernardini, Gabriella De Marco, Francesco Muzzioli, Ennio Peres, Stefano Bartezzaghi, Paolo Ruffilli, Aldo Mastropasqua, Francesco De Nicola, Marcello Vaglio, Luciano Marziano, Vito Riviello, Franco Cavallo, Alexandra Petrova, Giorgio Di Genova, Tommaso Ottonieri, Paolo Guzzi, Nicola Scontrino, Rino Mele, Bruno Conte.
Nell’immagine un disegno di Cosimo Budetta
(29 gennaio 2008)