L'aspetto più famoso del pensiero di Ranganathan sono le Cinque Leggi della biblioteconomia, ossia:
1: I libri sono fatti per essere usati
2: Ad ogni lettore il suo libro
3: Ad ogni libro il suo lettore
4: Non far perdere tempo al lettore
5: La biblioteca è un organismo che cresce
Sono cinque principi semplici, apparentemente banali. Eppure, Ranganathan li pone a fondamento dell'intera biblioteconomia, tant'è vero che si richiama ad essi in tutte le sue opere, anche in quelle molto tecniche riguardanti i sistemi di classificazione. E questo è in un certo modo rivoluzionario, perchè significa considerare come centro della biblioteca l'uomo che se ne serve, il lettore.
Qualsiasi operazione che avviene in biblioteca, dice Ranganathan, deve essere condotta tenendo sempre presente l'utilità che in ultima analisi avrà per le persone. Anche quando i bibliotecari sono immersi nei tecnicismi della catalogazione e nella burocrazia delle procedure, dovrebbero sempre ricordarsi di colui per il quale stanno lavorando: l'uomo.
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http://www.cba.pd.it/corsoprov/Gottling211105.pdf
http://www.sbv.mi.it/IT/bib08/002/008/002/
Foto: Shiyali Ramamrita Ranganathan
(4 febbraio 2008)
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