martedì 28 settembre 2010

MILANO/ Le libertà letterarie di Fernanda PIVANO


MILANO/ Le libertà letterarie di Fernanda Pivano

Milano, 28 set. (Apcom) - La letteratura come via alle libertà, rigorosamente al plurale. A un anno dalla morte di Fernanda Pivano tornano in libreria i suoi inimitabili brevi saggi sui libri e gli scrittori americani, unificati da quell'idea di libertà che forse è stata la più presente nel corso della sua lunga e interessante vita. "Libero chi legge" - edito da Mondadori - è ancora una volta un atto d'amore, quello che la Pivano ha sostanzialmente pronunciato per tutta la vita agli "amici scrittori" d'oltre oceano, ma nonostante il format già conosciuto, fin dai tempi del memorabile "La Balena bianca e altri miti", ogni volta le pagine affettuose e acute di Fernanda Pivano sembrano essere una nuova scoperta. Anche perché la breve introduzione dell'autrice si chiude con una frase magnifica e sorprendente, capace di rinnovare in un attimo il fascino, la seduzione - è il caso di dire - e il mistero stesso della passione letteraria: "Tutte le volte che fate l'amore con un ragazzo che non è vostro marito o con una ragazza che non è vostra moglie, dite grazie a Ernest Hemingway, a Jack Kerouac, a Gregory Corso". In tempi di perbenismo pubblico e private trasgressioni, sembra di bere un bicchiere d'acqua fresca dopo una giornata d'arsura.

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