Sul vecchio selciato
Giovanni Pistoia
Sul vecchio selciato
consumato dal tempo
non batte più
il duro zoccolo del cavallo.
Cresce l’erba
tra le pietre
dure e dissestate
un gatto miagola
nell’incavo di terra rossa
mio luogo preferito
quando giocavamo
tutti insieme
a nascondino.
Un bambino
dalle ginocchia sbucciate
avvinghiato a un balcone
col capo chino
assiste spaventato
ad assordanti concerti di rondoni
che si rincorrono
tra le bocche spalancate
di un antico arco.
Un sospiro
mi sfiora la pelle
e una voce paterna
che pensavo di aver dimenticato
darmi coraggio.
Sullo stretto acciottolato
riecheggia
come per incanto
il duro zoccolo del cavallo
e l’odore di fieno
spandersi
tra le porte aperte
del vicinato.
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