Un lungo viaggio
di Giovanni Pistoia
Nel giugno del 2006, nella collana “Manuali Laterza”, esce l’undicesima edizione del volume “La letteratura per l’infanzia” di Pino Boero (Genova, 1949) e Carmine De Luca (Corigliano, 1943 – Pavia, 1997). La prima edizione dell’opera risale al 1995. I dati dimostrano il successo di questo prezioso lavoro, che continua a essere letto, studiato e consigliato in più università italiane. Quanti operano nel settore della letteratura per ragazzi e quanti altri, per i motivi più vari, hanno un rapporto educativo e formativo con il mondo dell’infanzia, trovano in questo libro uno strumento fondamentale per orientarsi nel campo di questa vastissima produzione.
Nel giugno del 2006, nella collana “Manuali Laterza”, esce l’undicesima edizione del volume “La letteratura per l’infanzia” di Pino Boero (Genova, 1949) e Carmine De Luca (Corigliano, 1943 – Pavia, 1997). La prima edizione dell’opera risale al 1995. I dati dimostrano il successo di questo prezioso lavoro, che continua a essere letto, studiato e consigliato in più università italiane. Quanti operano nel settore della letteratura per ragazzi e quanti altri, per i motivi più vari, hanno un rapporto educativo e formativo con il mondo dell’infanzia, trovano in questo libro uno strumento fondamentale per orientarsi nel campo di questa vastissima produzione.
Si tratta, in effetti, di una storia organica e particolareggiata della letteratura per l’infanzia, a partire dal Risorgimento e fino ai periodi a noi più vicini.
“Questo nostro libro – scrivono gli autori nella Prefazione – vuole contribuire a colmare le lacune di conoscenza in fatto di letteratura per ragazzi, fornendo una sufficiente e ragionata massa di informazioni su autori, opere, questioni, e trattando i diversi argomenti da una pluralità di punti di vista (storico, educativo, linguistico-letterario, ecc.). I capitoli del volume seguono, in senso diacronico, il percorso della letteratura per l’infanzia dall’Unità a oggi, secondo criteri e parametri di scelta e organizzazione che lo distinguono dai vecchi manuali scolastici di letteratura infantile.”
Gli obiettivi sono ampiamente raggiunti. Anche grazie a questo lavoro la Letteratura, quella considerata di “serie A”, non può più discriminare opere e autori, che si rivolgono soprattutto a lettori di più tenera età. In verità lo stesso spartiacque tra Letterature, quella “Alta” e quella “Infantile”, quest’ultima destinata a un pubblico numeroso ma quasi sempre considerato distrattamente, è da ritenersi superato. Lo dimostrano Boero-De Luca, quando rinviano a scrittori come Capuana, Gozzano, Pascoli, Moretti, Calvino, Moravia, Malerba, Morante, Tamaro, e tantissimi altri, che si sono lasciati coinvolgere dal fascino della narrazione destinata ai ragazzi.
Il volume si sviluppa seguendo le orme dei diversi scrittori citati e delle loro opere, facendo riferimento a libri e periodici, che occupano tanta parte del saggio, e soffermandosi sui temi e problemi che nei testi sono affrontati. Un ruolo significativo è assegnato ai programmi, ai testi scolastici, a esperienze didattiche attuate nella scuola di base e la loro ricaduta, in termini di diffusione della lettura, tra i più giovanissimi.
Attraverso scritti, libri, periodici per l’infanzia, fumetti, disegni, illustrazioni, si ha la possibilità di studiare uno spaccato della storia sociale e politica, culturale e letteraria, in senso ampio, del Paese dall’Unità d’Italia in poi. Autori e opere, infatti, non sono presentati avulsi dai contesti storici di riferimento.
Non mancano opportune esplorazioni di opere di autori stranieri che, comunque, possono aver esercitato un’influenza su scrittori e lettori italiani. Notevole l’apparato bibliografico.
(22 ottobre 2007)
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