Dipingere il teatro
di Giovanni Pistoia
In una intervista Carmine De Luca chiese a Emanuele Luzzati perché non avesse provato a scrivere un libro sulla sua attività di artista, una sorta di diario dei suoi vari appuntamenti con l’arte. Tutti scrivono, anche coloro i quali non hanno niente da dire e perché "… proprio lei che avrebbe molto da raccontare, si rifiuta?"
In una intervista Carmine De Luca chiese a Emanuele Luzzati perché non avesse provato a scrivere un libro sulla sua attività di artista, una sorta di diario dei suoi vari appuntamenti con l’arte. Tutti scrivono, anche coloro i quali non hanno niente da dire e perché "… proprio lei che avrebbe molto da raccontare, si rifiuta?"
Luzzati verso questo genere di argomento si dimostrava riluttante. La risposta dello scenografo fu sempre negativa. Anche in quell' intervista su l’Unità del 15 dicembre del 1996, Luzzati non fu ambiguo nella risposta:
"A me piace l’arte applicata. Non sono un teorico. Ho sempre rifiutato di scrivere un libro sulla mia attività perché non servirebbe a niente. Invece credo sia servito il libro che ho scritto anni fa per Einaudi con Tonino Conte, Facciamo insieme teatro. So che generazioni di teatranti e scenografi son cresciuti imparando qualcosa da quel piccolo trattato di regia e scenografia."
Qualche anno dopo, nel 2000, appare, per gli Editori Laterza, un bel volume dal titolo accattivante Dipingere il teatro. Intervista su sessant’anni di scene, costumi, incontri. Ne sono autori Emanuele Luzzati con Rita Cirio. L’auspicio di De Luca finalmente si avvera. Non è un libro teorico scritto di proprio pugno da Luzzati; certamente è una lunga intervista, un colloquio sereno e profondissimo sulla vita e sulle diverse arti di Luzzati. Una sorta, appunto, di diario dei suoi vari appuntamenti con l’arte.
Sarà stata la bravura di Rita Cirio, il desiderio di Luzzati di raccontarsi dopo tanti anni di fattiva operosità, certo è che il volume è un testo indispensabile per conoscere, capire, amare Luzzati e la sua arte, per tantissimi versi innovativa.
È, infatti, proprio da questa intervista che prenderà l’avvio, nel 2003, l’altro importante colloquio con Luzzati, quello pubblicato da Antonio Mancini La mia scena è un bosco.
"A me piace l’arte applicata. Non sono un teorico. Ho sempre rifiutato di scrivere un libro sulla mia attività perché non servirebbe a niente. Invece credo sia servito il libro che ho scritto anni fa per Einaudi con Tonino Conte, Facciamo insieme teatro. So che generazioni di teatranti e scenografi son cresciuti imparando qualcosa da quel piccolo trattato di regia e scenografia."
Qualche anno dopo, nel 2000, appare, per gli Editori Laterza, un bel volume dal titolo accattivante Dipingere il teatro. Intervista su sessant’anni di scene, costumi, incontri. Ne sono autori Emanuele Luzzati con Rita Cirio. L’auspicio di De Luca finalmente si avvera. Non è un libro teorico scritto di proprio pugno da Luzzati; certamente è una lunga intervista, un colloquio sereno e profondissimo sulla vita e sulle diverse arti di Luzzati. Una sorta, appunto, di diario dei suoi vari appuntamenti con l’arte.
Sarà stata la bravura di Rita Cirio, il desiderio di Luzzati di raccontarsi dopo tanti anni di fattiva operosità, certo è che il volume è un testo indispensabile per conoscere, capire, amare Luzzati e la sua arte, per tantissimi versi innovativa.
È, infatti, proprio da questa intervista che prenderà l’avvio, nel 2003, l’altro importante colloquio con Luzzati, quello pubblicato da Antonio Mancini La mia scena è un bosco.
Scorrere le pagine di Rita Cirio è scorrere, come in un film, la prodigiosa attività di Luzzati. Vi è il matrimonio, ben riuscito, tra Emanuele Luzzati "… e la signora Scena Teatrale… " ma anche l’amore per l’illustrazione, la ceramica, il cinema d’animazione, l’arredo. Tutti questi campi confermano la vastità degli interessi di Luzzati e la capacità di piegare le varie tecniche alle esigenze della sua arte.
È anche un lungo viaggio nella vita privata del protagonista non separabile da quella dell’artista. A cominciare dal ricordo del primo spettacolo visto da ragazzo agli incontri con amici che, spesso, sono stati anche suoi collaboratori nel lavoro.
Il volume è ricchissimo di foto, in bianco e nero e a colori, di disegni, di scene abbozzate per il teatro. Un teatro scintillante, fresco, allegro, anche quando il contenuto della rappresentazione può essere velato di malinconia. Un po’ come il volto di Luzzati: sereno e pensoso allo stesso tempo. Il volto, forse, di chi ha compreso l’essenza della vita.
emanuele luzzati
con rita cirio
dipingere il teatro
editori Laterza, 2000
www.laterza.it
(22 ottobre 2007)
1 commento:
Dear Friend
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When you come and visit me feel free to comment as you wish and, TOGETHER, let's make blogguing universal,
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Let me tell you that some I visit feel invaded and ofended that I present myself this way in their blogs
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and thus vital any kind of awareness of eachother such as I believe
this my self-introduction card and insert apeal brings in.
May you be one of those open and friendly spirits.
Don't feel obliged to come and visit me.
An invitation is not an intimation.
I think that in the end it's to UNITE MANKIND that we became bloggers!
When in my blogg don't see language as an obstacle but as a challenge
(though you can use the translater BabelFish at the bottom of my page!)
and think for a minute if I and the rest of the world are not expecting something like a broad cumplicity that you're a part of.
Remenber that pictures talk also and I have de most delicious ones.
I Hope this message of mine had helped you in some way.
See you soon, MY FRIEND.
May the LORD bless our HEARTS and fill them with PEACE AND MOTIVATION
to endure our Lives the best way we can.
A FRIEND
joshua
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