Capitano, io salpo!
di Giovanni Pistoia
“Capitano, io salpo con te/e ti seguo per mari e per monti./Capitano, m’imbarco con te/verso il farsi dei rossi tramonti./
Capitano, io parto ma ad un patto:/che ogni giorno sul far della sera/tu ti sieda accanto al mio letto/ non importa se in bonaccia o in bufera./Tu ti sieda e mi tenga la mano/e poi canti con la tua voce/la tua voce da Capitano/
il terribile uragano sul guscio di una noce/lo spaventoso assalto dei quindici pirati/le novecento specie di pesci/e i porti dove li hai pescati/gli occhi dolci e tondi degli octopus/gli enormi abissi scuri dei Nautilus/le sirene irraggiungibili/e le alghe commestibili/il suono d’onda che riempie le conchiglie/le isole che offrono tesori e meraviglie/i mille mari che hai viaggiato/i molti fari che hai vegliato/fino alle imprese che coprono di gloria/i marinai con troppa memoria./
Capitano, io parto ad un patto:/che ogni sera accanto al mio letto/dopo un giorno di sconfitte o vittorie/tu mi sommerga/nel mare delle storie.”
“Capitano, io salpo con te/e ti seguo per mari e per monti./Capitano, m’imbarco con te/verso il farsi dei rossi tramonti./
Capitano, io parto ma ad un patto:/che ogni giorno sul far della sera/tu ti sieda accanto al mio letto/ non importa se in bonaccia o in bufera./Tu ti sieda e mi tenga la mano/e poi canti con la tua voce/la tua voce da Capitano/
il terribile uragano sul guscio di una noce/lo spaventoso assalto dei quindici pirati/le novecento specie di pesci/e i porti dove li hai pescati/gli occhi dolci e tondi degli octopus/gli enormi abissi scuri dei Nautilus/le sirene irraggiungibili/e le alghe commestibili/il suono d’onda che riempie le conchiglie/le isole che offrono tesori e meraviglie/i mille mari che hai viaggiato/i molti fari che hai vegliato/fino alle imprese che coprono di gloria/i marinai con troppa memoria./
Capitano, io parto ad un patto:/che ogni sera accanto al mio letto/dopo un giorno di sconfitte o vittorie/tu mi sommerga/nel mare delle storie.”
È un inno alla lettura e alla fantasia. Pronti a partire per tutti i viaggi, e soprattutto per il viaggio più affascinante che, come ogni buon lettore sa, può dare un buon libro. Pronti a ogni imprevisto, purché l’avventura della vita non venga privata dalle sane storie ben raccontate.
La spumeggiante poesia di Chiara Carminati si può leggere nel volume “Il mare in una rima”, edito, nel 2000, da Mondadori (www.mondadori.it). Non è un caso che il testo si trovi anche nel piccolo manuale di Rita Valentino Merletti “Libri e lettura da 0 a 6 anni” (Mondadori, 2001), a simboleggiare il viaggio del neonato verso la vita e i suoi misteri attraverso la lettura. Si, perché i bambini leggono ancora prima di imparare a… leggere. Non sembri un paradosso: i piccolissimi ascoltano e restano estasiati dalla musica, imparano a conoscere le voci, a “leggere” i ritmi di una ninna nanna, distinguono il sorriso dal pianto. Già verso i sei mesi, come ben sanno le operatrici degli asili nido, è possibile sfogliare piccoli libri (i cartonati), divertirsi con le filastrocche, con le storie in rima, le poesiole. È importante, però, sapere quali storie, come rapportarsi al bambino, come gestire questo essenziale momento di comunicazione e di creatività.
Del resto, come confermano alcuni dati dell’Associazione Italiana Editori, esiste un mercato dei libri per la primissima infanzia. Anzi, sono proprio i “cuccioli” che incrementano le vendite di libri degli italiani e che registrano una crescita del mercato.
In considerazione di ciò, e dell’importanza che può avere un buon approccio del bambino con il mondo della lettura, Rita Valentino Merletti redige una guida pratica, utilissima per gli operatori scolastici sulla scelta dei testi e sulla metodologia didattica da adottare. L’invito dell’autrice è semplice: non improvvisare. Nel grande “mare delle storie” bisogna saper pescare il prodotto buono, adeguato all’età e alle condizioni del bambino. Fattore decisivo è la capacità dell’adulto di saper trasformare le parole in emozioni e curiosità. Capitano, io salpo!
(22 ottobre 2007)
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